REPORT DEL 1^ INCONTRO Human Resources-aiesec DEL 07/11/08 con l'imprenditore Enrico Paniccià - Giano SRL (produzione di calzature)
Curriculum Vitae Nato a Fermo 13/05/74 (34 anni!) Coniugato PadreDiplomato Ragioniere e Perito commerciale presso l'ITC Carducci Galilei di Fermo(il mio!!!) indirizzo IGEA Laureato in Economia e Commercio (indirizzo Economia Aziendale vecchio ordinamento) il 07/07/2000 con 100/110 Tesi: L'evoluzione del marketing nel settore calzaturiero (Relatore: Gregori) Master di lingua inglese - IEC Università Boulder - Colorado USA (2 mesi) Master in marketing - IEC Università Boulder - Colorado USA (3 mesi)
L'incontro inizia con una introduzione del prof Cucculelli e del Presidente Aiesec con l'obiettivo di chiarire che la scelta del numero ristretto di interessati è di stabilire un contatto più diretto e ristretto fra le parti dell'evento. La parola passa a Enrico Paniccià il quale inizia una breve presentazione (vedi curriculum) e poi passa alla descrizione della sua azienda (chi vuole la descrizione dettagliata me la chieda). In breve, fu il nonno a fondare circa 60 anni fa l'impresa il quale passò il testimone ai figli che la guidarono negli anni del boom calzaturiero a cavallo degli anni 60 e 70. Negli anni 80 il fermano diventò il centro calzaturiero più importante del mondo portando l'azienda dai livelli micro a quelli di piccola impresa. La crisi degli anni 90 dovuta alla forte concorrenza internazionale (di cui oggi vediamo gli effettivi sviluppi) indirizzò l'azienda verso un lento ma progressivo declino. Nel 2000 Enrico entrò effettivamente in azienda come AD (anche se in realtà negli anni della gioventù affiancò sempre il padre durante il lavoro) con l'obiettivo di innovare l'azienda e ridarle slancio. Seguì 2 strade: aumentò la capacità produttiva per spingere il prodotto all'estero (si serve tutt'ora di agenti in Russia, USA, ecc..); potenziò il marchio producendo scarpe di nicchia (su misura). La strategia non ottenne successo e decise di adottare il Licensing affittando il marchio La Martina (Argentina) per portare l'azienda da puramente industirale a industriale-commerciale. In pratica, produceva come Giano ma vendeva con attaccato il marchio La Martina. Marchio + Qualità (indiscussa nel calzaturiero fermano) = aumento del fatturato di 5 volte nel periodo immediatamente successivo all'adozione di queste politiche. Per il futuro l'obiettivo è quello di inserirsi al dettaglio con propri punti vendita.
Le osservazioni più interessanti dell'imprenditore in risposta alle nostre domande:
"nel periodo iniziale della vita imprenditoriale, in giro per il mondo o confrontandosi con altri imprenditori si ha la sensazione che la conoscenza è una stana cosa: più leggi, più studi e più ti rendi conto di non sapere e che devi continuamente continuare a leggere e sapere"
"quando sono andato in Argentina per parlare con l'AD di La Martina (62 anni), l'accordo si è realizzato attraverso la voglia di fare e l'entusismo che l'AD mi disse di avergli trasmesso perchè sicuramente non avrebbe accettato basandosi sulla credibilità dell'azienda"
"forse alla base di tutto questo c'è la passione verso un lavoro; dovete essere sicuri di fare il lavoro che vi piace"
"all'inizio in azienda cercate di non arrivare come fanno in molti e cioè sicuri di essere al di sopra di chi già vive l'azienda solo perchè avete appena ricevuto la laurea; cercate di essere umili e di imparare e crescere mettendovi subito in gioco e soprattutto in discussione per conquistare il posto di manager. Se dopo un pò di tempo qualcuno non si è ancora accorto di voi cambiate azienda, vi resterà comunque l'esperienza."
"La differenza principale fra le università italiane e americane sono sostanzialmente due: 1)negli USA il rapporto con i prof è molto diretto rispetto al nostro sistema ma ho comunque avuto prof (Raggetti e Gregori) che promuovevano molto questo tipo di didattica; 2) le nostre università conferiscono una preparazione teorica sicuramente migliore di quelle americane"
(come risposta alla domanda del portavoce AUS)"avendo moglie e due bambini di 3 e 1 anno sarei davvero ipocrita se tenessi conto della maternità come fattore discriminante a cui probabilmente andranno incontro le donne che assumo infatti l'80% del personale sono donne. Purtroppo in molte altre aziende succede ma è un pò la storia di questo paese in cui le voci dei giovani non vengono ascoltate probabilmente perchè i dirigenti sono talmente vecchi da non ricordare quella condizione"
"lavoro con un gruppo di 6 ragazzi tutti più giovani di me; credo che il lavoro in team sia fondamentale ed è importante che ci sia l'abitudine a lavorare insieme"
Cosa guarda nel curriculum? CONOSCENZA DELL'INGLESE: OTTIMA ma non quella didattica; il colloquio inizia con lui (ed in parte è in ingelse) e poi passa all'ufficio reclutamento (esterno) in cui si fa un test di inglese (anche se si ha una certificazione) e uno psicoattitudinale per valutare la motivazione e il carattere ESPERIENZA ALL'ESTERO soprattutto se lavorativa; interessa chi ha affrontato le difficoltà di vivere un esperineza davvero nuova LAUREA IN TEMPO, LAVORETTI "da studente", STAGE, ESPERIENZE IN GRUPPI, ASSOCIAZIONI ecc CIò CHE TRASMETTETE al colloquio e nei 2 mesi di prova che in genere vengono sempre fatti 110 è un optional e sicuramente l'ultimo requisito
Nel ringraziare calorosamente l'AIESEC per la possibilità tangibile di mettere il naso fuori dall'esamificio e confrontarsi con l'"economia reale" credo che sia stato un incontro molto ben organizzato e particolarmente interessante.
IL NOSTRO INVIATO: Roberto
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